Pici all’aglione e olio novo

Un piatto toscano super famoso e soprattutto super buono: i pici all aglione.

La versione che vi propongo è classica ma con un tocco in più: un filo di olio novo a crudo è ciò che serve a questa ricetta per farla diventare una prelibatezza allo stato puro. Certo è importante avere a disposizione ingredienti di qualità: in primis i pici e poi ovviamente l’olio novo, quello verde e pizzichente, insomma per andare sul sicuro optate per i prodotti marchiati Dispensa Toscana. La preparazione è semplice e veloce, nel tempo di cottura della pasta si prepara lo squisito sughetto.

Ingredienti per 4 persone

  • 350 g di pici
  • olio e.v.o.
  • 400 gr di pomodori a pezzi
  • 5 spicchi di aglio
  • sale q.b.

 

Preparazione

Iniziate mettendo a bollire i vostri pici in una pentola di acqua salata. Tritate finemente il vostro aglio e fatelo dorare in una padella con l’olio e.v.o. stando attenti a non farlo scurire, e infine aggiungete i pomodori. Lasciate cuocere per 10 minuti e aggiustate di sale. Una volta cotti i pici travasateli, con l’aiuto di una ramella, nella padella con il sugo. Questo è un passaggio fondamentale per la buona riuscita del piatto perché se i pici venissero scolati in una scolapasta perderebbero troppa acqua con il risultato di un piatto troppo asciutto. Fate saltare i pici in padella per qualche minuto e, se necessitano di ulteriore fluidità, aggiungete un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Impiattate e guarnite ogni piatto con un filo di olio novo e se proprio volete fare i “Toscani” aggiungete delle briciole croccanti di pane, tostate precedentemente in una padella.

I Consigli del Sommelier

Con un piatto così strutturato e saporito l’abbinamento tradizionale è quello con classico vino della zona di origine di questa ricetta, ovvero la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Lo troverete quindi spesso abbinato con dei Montepulciano, però noi vi consigliamo di provarlo con un altro classico toscano come il Chianti Classico della Fattoria di Montagliari, con i suoi profumi evoluti e i suoi tannini fini, eleganti e persistenti, un vino strutturato ed equilibrato.

 

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Le cose buone vanno condivise.

 

 

 

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